Le tue email possono essere tracciate, soprattutto se non prendi delle precauzioni extra quando vai online. Di fatto, ti stupiresti se sapessi quanti dati si possono estrarre da un semplice messaggio email.
Continua a leggere per scoprire come funziona il tracciamento delle email, quali dati è possibile estrarre e come proteggere la privacy dei tuoi messaggi.
È possibile risalire a una persona da un’email?
Sì, è possibile tracciare una persona attraverso un’email, ma dipende da come è configurata e dal servizio di posta elettronica che usi.
Quando invii un’email, questa viene trasmessa su internet e passa attraverso vari server prima di raggiungere la casella di posta del destinatario. Lungo il percorso raccoglie delle tracce digitali, che vengono salvate e registrate nell’intestazione (header) dell’email, un blocco di dati tecnici nascosti che la maggior parte delle persone non vede mai.
L’intestazione contiene informazioni come:
- Indirizzo IP (Internet Protocol) del mittente.
- Servizio di posta elettronica utilizzato.
- Dispositivo da cui è stato inviato il messaggio.
- Data e ora.
Se nell’intestazione compare il tuo indirizzo IP, chi riesce ad accedervi può risalire al tuo provider di servizi internet (ISP) o alla tua posizione approssimativa.
Detto questo, la maggior parte dei servizi di posta più diffusi (come Gmail, Outlook o Yahoo) nasconde l’indirizzo IP reale e mostra invece l’IP pubblico di uno dei propri server. In questo modo è molto più difficile risalire direttamente all’utente dall’email.
Per cui non ti preoccupare: nessuno può semplicemente aprire un’email e sapere che vivi in via Toledo 389, a Napoli. È più probabile che i provider di internet, gli inserzionisti pubblicitari o le forze dell’ordine riescano a risalire a dettagli tecnici come il dispositivo, l’indirizzo IP o un’ampia area geografica, senza poter scoprire esattamente chi sei.
Come funziona il tracciamento delle email
Chi cerca di tracciare un’email analizza i metadati sul percorso seguito dall’email dal mittente fino al destinatario, contenuti nell’intestazione del messaggio.
Attenzione a non confondere l’intestazione con l’oggetto dell’email, perché sono due cose completamente diverse. L’intestazione dell’email di solito non è visibile, ma vi si può accedere dalla maggior parte dei programmi di posta elettronica.
Gli specialisti del tracciamento email – come professionisti del marketing, forze dell’ordine o criminali – possono anche usare tecniche più avanzate, come:
- Pixel di tracciamento: noti anche come “sistemi di monitoraggio dell’apertura delle email”, si tratta di piccolissime immagini invisibili che notificano al mittente il momento e il luogo in cui viene aperta l’email.
- Link di tracciamento: URL a cui vengono aggiunti degli identificatori che registrano i clic o raccolgono dati sulla posizione basati sull’IP.
- Script personalizzati nelle email HTML: anche se vengono bloccate dalla maggior parte dei programmi, alcune email provano a includere script aggiuntivi per raccogliere dati sul dispositivo e sulle interazioni.
Per chi sa dove guardare, estrarre dati dalle email è relativamente semplice, ed è proprio per questo che bisognerebbe fare più attenzione alla privacy delle email.
Quali informazioni può rivelare il tracciamento delle email?
Il tracciamento di un’email può rivelare diversi dati, a seconda di com’è stata inviata e della presenza di elementi di monitoraggio.
L’informazione più importante è spesso l’indirizzo IP del mittente. Grazie agli strumenti di ricerca IP, è anche possibile risalire all’area geografica o alla città del mittente.
E se l’email contiene tracker integrati, come pixel o link, è possibile raccogliere anche altre informazioni, come il tipo di dispositivo, il browser e il sistema operativo.
Inoltre, le intestazioni delle email includono metadati del servizio, che mostrano se il messaggio è stato inviato tramite Gmail, Outlook o un altro provider. Questi metadati possono offrire anche altri indizi sull’origine dell’email e sugli strumenti utilizzati per inviarla.
Come sapere da dove proviene un’email
Per capire da dove proviene un’email, è necessario analizzare l’intestazione completa. Poi, da lì, puoi fare altre cose per ricavare più informazioni.
Come visualizzare l’intestazione completa di un’email
In Gmail
- Apri l’email da tracciare.
- Seleziona l’icona con tre punti verticali nell’angolo in alto a destra dell’email.
- Seleziona Mostra originale.
- Si aprirà una nuova scheda con l’intestazione completa e i dati grezzi del messaggio.
In Microsoft Outlook
- Apri l’email.
- Seleziona l’icona con tre punti orizzontali nell’angolo in alto a destra per vedere le altre azioni disponibili.
- Seleziona Visualizza > Visualizza origine messaggio.
- Si apre una nuova finestra chiamata Origine del messaggio, in cui viene mostrata l’intestazione dell’email.
In Apple Mail
- Apri l’email.
- Seleziona Vista nella barra dei menu superiore.
- Seleziona Messaggio > Tutte le intestazioni.
- Al posto del messaggio viene visualizzata l’intestazione dell’email.
Usi un altro servizio di posta elettronica? Cerca un’opzione simile in un menu chiamato Altro, Dettagli o Mostra originale.
Come trovare la sezione Received from (ricevuto da)
Apri l’intestazione completa dell’email e cerca la sezione che inizia con la parola inglese Received. Queste righe di testo mostrano il percorso dell’email attraverso i server di posta: il più recente si trova in alto, mentre il server di invio originale è indicato più in basso.
In questa sezione troverai un indirizzo IP associato a un server di posta. Tieni presente che i fornitori di email più attenti alla privacy nascondono l’indirizzo IP personale e, al suo posto, mostrano l’IP del server.
Come interpretare gli indirizzi IP
Se vedi un indirizzo IP alla voce Received from, puoi copiarlo e incollarlo in uno strumento di ricerca IP come iplocation.net o whatismyipaddress.com.
Questi strumenti possono fornire informazioni come il nome dell’ISP e la città da cui proviene l’IP. Non sono precisi come il segnaposto di un GPS, ma possono aiutarti a identificare la regione o l’organizzazione da cui proviene l’email.
È possibile tracciare la posizione del mittente di un’email?
Sì, a volte è possibile farsi un’idea generale della posizione del mittente, ma di solito questo processo è poco preciso. L’indirizzo IP del mittente, che si trova nell’intestazione dell’email, permette di identificare l’area geografica approssimativa. Spesso, però, questo dato è limitato alla città o all’area geografica, a seconda del provider di servizi internet in uso.
Ottenere una posizione specifica è già difficile di per sé, e l’uso di strumenti come le VPN (rete privata virtuale) o i servizi di posta elettronica basati sul cloud lo rende ancora più complicato. Questi strumenti mascherano o sostituiscono l’indirizzo IP reale del mittente, per cui l’email sembra provenire da un luogo completamente diverso.
È possibile rintracciare una persona a partire da un’email?
Sì, in alcuni casi è possibile risalire da un’email a una persona, ma non è per niente facile e a volte è proprio impossibile. Quasi sempre si tratta di procedure riservate alle forze dell’ordine, che cercano di individuare i responsabili di truffe online o altri tipi di cybercriminali coinvolti in casi di spionaggio telematico.
Per riuscire a risalire a una persona partendo da un’email, di solito devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- L’indirizzo IP del mittente è visibile: deve essere incluso dell’intestazione dell’email e non deve essere mascherato tramite VPN o server proxy.
- I metadati dell’email sono precisi: esistono dei modi per alterare o sostituire l’intestazione del messaggio rendendo più difficile il tracciamento del mittente.
- Il mittente ha incluso informazioni personali nel messaggio: da soli, i metadati non sono sufficienti. È molto più semplice identificare una persona se ha inserito dei dettagli personali nel testo del messaggio o se usa il suo indirizzo email personale.
- L’indirizzo email non è stato anonimizzato: se il mittente usa Tor o un altro strumento per inviare email anonime, diventa molto più difficile da rintracciare.
In situazioni critiche che coinvolgono crimini online, le forze dell’ordine possono emettere citazioni o chiedere un’ordinanza del tribunale indirizzata a un provider di internet o di posta elettronica. Queste richieste legali consentono di estrarre più informazioni identificative, come l’indirizzo IP da cui è stato inviato il messaggio, gli orari di accesso e i dati per il recupero dell’account.
Anche con tutte queste informazioni, però, risalire a una persona da un’email rimane un’operazione complicata.
È possibile tracciare le email inviate da un telefono?
Sì, le email possono essere tracciate anche se vengono inviate da un telefono, ma è un po’ più difficile rispetto a quelle inviate da un computer.
La maggior parte delle app di posta elettronica per dispositivi mobili, tra cui Gmail, instrada i messaggi tramite servizi cloud, che possono nascondere l’indirizzo IP diretto del mittente. Ma se i destinatari cliccano sui link o caricano le immagini contenute nell’email, possono attivare dei tracker che rivelano informazioni come la posizione e il tipo di dispositivo, facilitando così la tracciabilità del messaggio.
Come impedire che le tue email vengano tracciate
Vediamo alcune strategie che ti aiuteranno a prevenire il tracciamento delle email:
Usa una VPN
I servizi come Surfshark VPN offrono diverse protezioni per l’invio delle email:
- Crittografia dei messaggi: la VPN cripta tutto il traffico internet, comprese le email. Ciò significa che protegge i tuoi contenuti da intercettazioni e accessi non autorizzati, soprattutto sulle reti pubbliche.
- Offuscamento dei metadati: le informazioni come le intestazioni e le marcature temporali delle email sono più difficili da visualizzare.
- Maggiore privacy: la VPN maschera l’indirizzo IP, per cui rende più difficile per i provider di posta e i tracker individuare la tua posizione o associare le attività al tuo dispositivo.
- Facilità di accesso: chi vive in un paese autoritario può aggirare le restrizioni locali all’uso della posta elettronica.
- Meno limitazioni di banda: alcuni provider di internet riducono la velocità della connessione degli utenti in base a ciò che fanno online. Con una VPN, puoi evitare questo tipo di rallentamenti e accedere più rapidamente alle email nei periodi di traffico elevato.
Disattiva il caricamento automatico delle immagini
Se disattivi il caricamento automatico delle immagini nel tuo programma di posta, puoi impedire ai tracker di attivarsi.
Questi pixel possono avvisare il mittente quando apri un’email, rivelando la tua posizione geografica e altri dati. Disattivando il caricamento automatico, impedisci a questi tracker di raccogliere informazioni su di te.
Non includere dati personali
Se puoi, cerca di non condividere informazioni personali nei messaggi. Non firmare le email con il tuo nome e cognome, numero di telefono e indirizzo a meno che non sia strettamente necessario.
Le informazioni riservate e altri metadati possono essere estratti dalle intestazioni delle email e utilizzati per risalire alla tua identità.
Utilizza un servizio di email crittografate
I servizi di posta elettronica che eseguono la crittografia dei messaggi possono rafforzare moltissimo la riservatezza delle email.
Questi provider spesso bloccano i pixel di tracciamento e permettono agli utenti di inviare messaggi sicuri e leggibili solo dai destinatari designati. Molte di queste aziende hanno sede in paesi con leggi severe sulla privacy, quindi offrono una protezione più solida dei dati degli utenti e assicurano la riservatezza dei messaggi.
Un servizio online con crittografia riduce al minimo il rischio di accessi non autorizzati alle tue informazioni private.
Usa un account email alternativo
Creare un indirizzo email secondario che non sia collegato alla tua identità reale ti aiuta a proteggere il tuo indirizzo principale da professionisti del marketing, truffatori e altre organizzazioni che cercano di tracciare le email.
Ad esempio, puoi usare un servizio di email alternativa come Alternative ID di Surfshark per le comunicazioni meno importanti, in modo da proteggere la privacy e l’integrità del tuo account email personale.
Conclusione: bloccare il tracciamento delle email è possibile, a patto di avere gli strumenti giusti
Capire come funziona il tracciamento delle email è fondamentale per proteggere la propria privacy online. Strumenti come le VPN e gli indirizzi email alternativi possono rendere molto più sicure le email.
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Domande frequenti
Si può risalire a me da un’email falsa?
Sì, anche le email false o anonime permettono di risalire all’identità del mittente, se non fa attenzione.
Utilizzare un indirizzo email falso non influisce sull’intestazione del messaggio, per cui è possibile visualizzare l’indirizzo IP e altre informazioni identificative. Per proteggere la tua privacy, devi comunque usare uno strumento come una VPN o un servizio proxy, che maschera l’IP e impedisce la condivisione di dati personali.
Si può scoprire a chi appartiene un indirizzo email?
Sì, tecnicamente è possibile identificare la persona che utilizza un certo indirizzo email, ma è difficile e non succede spesso. Per riuscirci è necessario che il mittente riveli il proprio nome, che abbia collegato l’indirizzo email a un account di social media o che lasci altri tipi di tracce digitali.
Gli strumenti di ricerca inversa delle email consentono di recuperare alcuni dati, ma chi usa un servizio per rafforzare la privacy – come una VPN – può essere molto più difficile da identificare.
Come si fa a trovare la posizione dell’IP di origine di un’email?
Per risalire all’IP di un’email, basta andare alla sezione Received dell’intestazione completa dell’email, dove a volte viene mostrato l’IP di origine del mittente. Una volta ottenuto l’IP, puoi usare uno strumento come un servizio di geolocalizzazione IP per determinare la posizione approssimativa del mittente.
Ricorda, però, che molti servizi email moderni, come Gmail, nascondono l’indirizzo IP pubblico del mittente per proteggere la privacy degli utenti.
Un’email può essere totalmente irrintracciabile?
È molto difficile rendere un’email completamente irrintracciabile. Anche se esistono strumenti come le VPN o gli indirizzi email anonimi, che riducono moltissimo le probabilità di tracciamento, organismi come le forze dell’ordine possono comunque trovare degli indizi analizzando più a fondo i metadati.
