Uno degli aspetti più importanti – e spesso fraintesi – delle prestazioni di una VPN (rete privata virtuale) è proprio il protocollo VPN. I protocolli VPN determinano il modo in cui i dati vengono trasmessi su internet e influenzano la velocità, la stabilità e l’usabilità della connessione.
In questo articolo spiegheremo in modo chiaro quali sono i protocolli VPN più comuni, sfateremo alcuni falsi miti e ti aiuteremo a capire quale protocollo sia davvero il più adatto alle tue esigenze quotidiane.
Che cos’è un protocollo VPN?
In sostanza, un protocollo VPN è un insieme di regole e standard che permette al tuo dispositivo di accedere in modo sicuro a una rete privata remota tramite internet. Ogni protocollo VPN definisce con precisione il modo in cui i tuoi dati vengono crittografati, autenticati e trasmessi tra il tuo dispositivo (il cosiddetto client) e il server VPN, garantendo una connessione privata e sicura. Praticamente è la tecnologia di base che permette alla VPN di funzionare.
Ciò che chiamiamo protocollo VPN è in realtà una combinazione di più protocolli standardizzati che vengono utilizzati insieme. Ogni soluzione VPN (come OpenVPN, IKEv2/IPsec o WireGuard) è composta da sottoprotocolli specifici incaricati di gestire funzioni come l’autenticazione, lo scambio delle chiavi di crittografia, la cifratura, il controllo dell’integrità e la trasmissione dei dati.
Al momento di scegliere un protocollo VPN, dobbiamo prendere in considerazione alcuni aspetti pratici:
- Sicurezza: il modo in cui i dati vengono crittografati e protetti.
- Velocità: l’impatto della crittografia e del sovraccarico del protocollo sulle prestazioni della connessione.
- Stabilità: la capacità di mantenere una qualità della connessione costante, soprattutto durante i cambi di rete.
- Compatibilità: supporto e facilità di utilizzo su dispositivi diversi.
È importante sottolineare che i protocolli VPN moderni offrono tutti un alto livello di protezione, quindi le differenze in termini di sicurezza dipendono per lo più dalla corretta configurazione, piuttosto che dal protocollo in sé.
Protocolli VPN più diffusi nel 2025
Attualmente WireGuard, OpenVPN e IKEv2/IPsec dominano il panorama della tecnologia VPN. Tutti e tre sono open source, il che consente controlli di terze parti e continui miglioramenti in termini di sicurezza. Anche se tutti offrono un ottimo livello di sicurezza, ciascuno di essi si distingue nettamente per prestazioni, complessità e casi d’uso ideali:
WireGuard
WireGuard è un protocollo VPN moderno, progettato appositamente per offrire velocità, sicurezza e semplicità. Attualmente, è considerato uno degli standard del settore.
Pro: |
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Supporto integrato nella maggior parte dei dispositivi moderni, in particolare quelli mobili. |
Eccellente stabilità e riconnessione rapida, soprattutto durante il roaming su reti mobili. |
Sicurezza elevata e affidabile, basata sulla crittografia IPsec. |
OpenVPN
OpenVPN è un protocollo VPN ben consolidato, famoso per la sua versatilità e l’affidabilità delle prestazioni. Supporta sia la modalità UDP che quella TCP: la prima è leggermente più veloce, mentre la seconda garantisce una consegna dei dati più affidabile, grazie alla ritrasmissione dei pacchetti persi.
Pro: | Contro: |
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Altamente personalizzabile e compatibile con un’ampia gamma di piattaforme e dispositivi. | In genere, è più lento a causa del maggiore sovraccarico. |
Ricca offerta di plug-in e opzioni di configurazione, che consentono l’uso di funzionalità avanzate come l’offuscamento del traffico (tramite il mascheramento delle connessioni VPN come normale traffico HTTPS). | Richiede l’installazione di un software client aggiuntivo, per cui la configurazione iniziale è un po’ più complessa. |
Affidabilità comprovata e ampio supporto da parte del settore. |
IKEv2/IPsec
Internet Key Exchange versione 2 (IKEv2) utilizza IPsec (Internet Protocol Security) per la crittografia ed è una buona scelta per i dispositivi mobili, perché è in grado di cambiare rapidamente rete (ad esempio per passare dal Wi-Fi a una rete mobile). Vale la pena notare, però, che attualmente WireGuard offre prestazioni ancora superiori, perché mantiene proprio la connessione durante i cambi di rete.
Pro: | Contro: |
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Supporto integrato nella maggior parte dei dispositivi moderni, in particolare quelli mobili. | Meno personalizzabile rispetto a OpenVPN. |
Eccellente stabilità e riconnessione rapida, soprattutto durante il roaming su reti mobili. | Può essere bloccato da certe reti più restrittive, se non è configurato correttamente. |
Sicurezza elevata e affidabile, basata sulla crittografia IPsec. |
Protocolli più vecchi (sconsigliati)
PPTP, L2TP/IPsec e SSTP sono protocolli VPN obsoleti e non più sicuri, e sono universalmente considerati poco efficienti per un utilizzo generico. A volte, potresti ancora trovare questi protocolli, ma oggi come oggi gli utenti privati e le aziende dovrebbero evitare di usarli.
- PPTP: troppo pericoloso e considerato obsoleto.
- L2TP/IPsec: non offre vantaggi pratici rispetto ai protocolli più recenti e ha problemi di compatibilità.
- SSTP: ormai si trova quasi esclusivamente sui vecchi sistemi Windows; è obsoleto e raramente supportato dai sistemi moderni.
Come scegliere il miglior protocollo VPN
Nonostante tutti i protocolli VPN moderni (WireGuard, OpenVPN e IKEv2/IPsec) soddisfino requisiti elevati di sicurezza e affidabilità, WireGuard è diventato lo standard di riferimento del settore, grazie alle sue prestazioni eccezionali, alla sua semplicità e alla crittografia avanzata. Anche se per la maggior parte degli utenti WireGuard è chiaramente la scelta migliore in assoluto, in alcuni casi specifici potresti avere bisogno di un altro protocollo.
Consiglio generale: WireGuard
Scegli WireGuard per avere:
- Massima velocità: WireGuard è il protocollo più rapido tra quelli disponibili, per cui è la scelta migliore per streaming, giochi online, scaricare file e navigare sul web.
- Semplicità e stabilità: la sua architettura minimalista garantisce stabilità e lo rende facile da configurare.
- Efficienza su mobile: WireGuard gestisce senza problemi i cambi di rete (come il passaggio tra celle mobili o reti Wi-Fi) senza interrompere la connessione.
- Sicurezza elevata: utilizza standard crittografici moderni e viene costantemente sottoposto a revisioni per trovare eventuali vulnerabilità.
WireGuard è la scelta migliore per quasi tutti gli usi più comuni.
Quando utilizzare OpenVPN
Potresti utilizzare OpenVPN (soprattutto in modalità TCP con plug-in di offuscamento) se devi affrontare restrizioni di rete particolarmente severe:
- Aggirare la censura: alcune reti impongono rigide restrizioni all’accesso a internet, limitando contenuti normali o bloccando le comunicazioni sicure. L’uso dei plug-in di offuscamento di OpenVPN sulla porta TCP 443 può camuffare efficacemente il traffico e farlo apparire come se fosse HTTPS standard. In questo modo gli utenti normali, come giornalisti, ricercatori o lavoratori da remoto, possono accedere in modo sicuro a internet e alle risorse di cui hanno bisogno anche da luoghi soggetti a restrizioni.
- Esigenze di personalizzazione avanzata: se hai bisogno di metodi di autenticazione particolari, configurazioni di sicurezza complesse o di integrare la VPN con altri strumenti di sicurezza, allora il moderno e variegato ecosistema di plug-in di OpenVPN ti offre la flessibilità giusta.
Svantaggi di OpenVPN: velocità inferiori e una configurazione leggermente più complessa rispetto a WireGuard.
Quando utilizzare IKEv2/IPsec
Puoi prendere in considerazione IKEv2/IPsec se hai assolutamente bisogno di un supporto integrato e nativo senza dover installare altro software:
- Supporto integrato nelle piattaforme: IKEv2 è integrato nella maggior parte dei principali sistemi operativi, in particolare nelle piattaforme mobili come iOS e Android. È ideale per chi preferisce una configurazione semplice e nativa, senza dover installare altre applicazioni.
- Riconnessione mobile affidabile: offre buone prestazioni in roaming su reti mobili o se cambi spesso il punto di accesso alla rete.
Svantaggi di IKEv2/IPsec: oltre alle opzioni di base, la configurazione del programma è un po’ complessa. Le impostazioni avanzate sono difficili da gestire e gli utenti hanno spesso bisogno di altri software per far funzionare tutto correttamente.
Protocolli da evitare
PPTP, L2TP/IPsec e SSTP sono protocolli più vecchi e al giorno d’oggi sono generalmente considerati obsoleti e poco sicuri, per cui gli utenti e le aziende moderne dovrebbero evitare di usarli.
Casi d’uso comuni delle VPN
Le VPN aiutano le persone in molti modi, dalla protezione dei dati personali alla possibilità per i lavoratori di connettersi in modo sicuro da qualsiasi luogo. I protocolli VPN moderni come WireGuard, OpenVPN e IKEv2/IPsec offrono funzionalità diverse, e nella maggior parte dei casi la scelta non dipende tanto dai casi d’uso, quanto dalla velocità del programma, dai dispositivi con cui è compatibile e da quanto è facile configurarlo.
1. VPN di accesso remoto
Le VPN di accesso remoto consentono ai singoli utenti (ad esempio lavoratori da remoto, professionisti in viaggio o freelancer) di connettersi alla rete privata di un’azienda da qualsiasi luogo. I dipendenti che lavorano da remoto utilizzano un software client sui propri dispositivi per accedere in modo sicuro alle risorse interne dell’azienda, come unità di archiviazione, database o applicazioni condivise, proprio come se fossero fisicamente collegati alla rete locale dell’organizzazione.
In pratica, il client VPN crea un tunnel crittografato tra il dispositivo dell’utente e il server VPN dell’azienda. Tutti i dati inviati tramite questa connessione rimangono privati, sicuri e protetti da accessi non autorizzati.
2. VPN da sito a sito (VPN aziendale)
Una VPN da sito a sito collega in modo sicuro più reti tra loro, anziché i singoli utenti. Questo tipo di VPN viene spesso utilizzata da organizzazioni con più sedi o data center, perché crea connessioni sicure e crittografate tra intere reti e consente la condivisione protetta e continua di risorse tra sedi geograficamente lontane.
In pratica, le VPN da sito a sito creano tunnel sicuri a livello di rete, di solito tra i router o i gateway VPN dedicati presenti in ciascuna sede. Gli utenti delle varie reti possono accedere alle risorse condivise senza dover avviare connessioni VPN separate, perché il collegamento alla VPN rimane sempre attivo.
3. VPN per uso personale (servizi VPN commerciali)
Le VPN per uso personale sono servizi VPN commerciali offerti ai singoli utenti con l’obiettivo di migliorare la privacy, la sicurezza e la libertà online. Di solito, gli utenti si abbonano ai servizi di un provider di VPN che mette a disposizione numerosi server pubblici in tutto il mondo, così possono navigare in modo anonimo, nascondere la propria attività online ai provider di servizi internet (ISP) e terze parti, e accedere ai contenuti del proprio paese anche quando sono all’estero.
In pratica, il dispositivo dell’utente si connette ai server del provider di VPN, che esegue la crittografia del traffico internet e nasconde l’indirizzo IP originale. In questo modo l’utente è protetto da vari pericoli, come il monitoraggio dei dati, la limitazione della larghezza di banda da parte dell’ISP e la sorveglianza non autorizzata.
4. VPN mobile (VPN per utenti in roaming)
Il termine VPN mobile non indica una tecnologia VPN diversa, ma si riferisce a configurazioni ottimizzate per gli utenti che cambiano spesso rete, come nel caso di smartphone o tablet che passano da una cella mobile o da una rete Wi-Fi all’altra. Queste configurazioni VPN garantiscono connessioni continue e senza interruzioni, per cui eliminano i periodi di inattività e la necessità di riconnettersi manualmente.
In pratica, queste VPN utilizzano protocolli come WireGuard o IKEv2/IPsec, che sono particolarmente efficaci nel gestire i cambi di rete, per mantenere una connessione stabile anche durante il roaming o in presenza di una connettività instabile.
5. Estensioni proxy basate su browser
Vengono spesso pubblicizzate come VPN per browser, ma tecnicamente queste estensioni sono dei servizi proxy, e non delle vere VPN. Le estensioni criptano solo il traffico web del browser e non di tutto il dispositivo, e lo instradano attraverso server remoti, generalmente per garantire un livello base di privacy o per aggirare semplici restrizioni dei contenuti.
In pratica, l’estensione cripta il traffico web direttamente all’interno del browser, ma le altre app o le comunicazioni a livello di sistema non vengono protette, per cui i vantaggi in termini di sicurezza sono limitati alla navigazione o all’accesso temporaneo a contenuti web con restrizioni geografiche.
Nota importante: le soluzioni basate su browser non offrono una protezione completa a livello di dispositivo e non devono essere usate al posto di un software VPN dedicato, se hai bisogno di un alto livello di privacy e sicurezza.
Confronto dei protocolli VPN
Per aiutarti a scegliere il protocollo di crittografia VPN più adatto alle tue esigenze, abbiamo raccolto le informazioni che abbiamo visto finora sui principali protocolli VPN e sui loro casi d’uso, confrontandoli in base ai fattori più importanti:
Conclusione: la scelta del protocollo VPN è importante
Attualmente, WireGuard offre la migliore combinazione di velocità, stabilità, sicurezza e semplicità d’uso per la maggior parte degli utenti. In casi molto specifici e avanzati, OpenVPN e IKEv2/IPsec possono ancora essere una valida alternativa. Ma ricorda che i protocolli più datati come PPTP, SSTP e L2TP/IPsec sono ormai considerati obsoleti e in genere andrebbero evitati.
Domande frequenti
Quale protocollo VPN devo usare?
WireGuard è la scelta consigliata per la maggior parte degli utenti, perché offre maggiori prestazioni, sicurezza e semplicità; subito dopo vengono OpenVPN e IKEv2/IPSec.
Qual è il miglior tipo di VPN?
Una VPN di accesso remoto è perfetta per chi ha bisogno di una connessione sicura a una rete privata, mentre le VPN da sito a sito sono più adatte alle aziende che hanno più sedi da collegare tra loro. Per un uso personale, di solito la scelta migliore è una VPN con crittografia avanzata, una politica no-log e un provider affidabile.
Qual è il protocollo VPN più recente?
WireGuard è il protocollo VPN più recente ed è progettato per essere più veloce, efficiente e sicuro rispetto a protocolli più datati come OpenVPN e IPSec. Inoltre, WireGuard si basa su un codice leggero e semplice, che ne migliora le prestazioni e riduce il rischio di vulnerabilità.
UDP è una buona scelta per una VPN?
Sì, perché offre velocità più elevate, ideali per lo streaming o il gaming. La modalità TCP è leggermente più lenta ma più affidabile, soprattutto su reti con restrizioni.
Quali sono i 3 protocolli VPN più diffusi?
I 3 protocolli VPN più utilizzati al mondo sono OpenVPN, IKEv2/IPSec e WireGuard. Ognuno di essi ha dei leggeri vantaggi rispetto agli altri, ma in generale WireGuard è considerato il migliore.