Two padlocks with tags attached to them, one reads IPv6, the other reads IPv4.

IPv4 è quello che permette a internet di funzionare. O perlomeno, quello che permette ai dati di un dispositivo online di trovare un altro dispositivo online. In ogni caso IPv4 non ci sarà per sempre, poiché verrà rimpiazzato da IPv6. Ma quali sono le differenze tra IPv4 e IPv6 e a cosa servono?

Sommario

    Cos’è l’IPv4?

    A laptop with an IPv4 IP address on the screen standing next to a hot cup of coffee.

    L’IPv4, Internet Protocol versione 4, è la quarta generazione dell’Internet Protocol, l’insieme di standard che definisce il funzionamento di internet. Introdotto per la prima volta nel 1982-1983, viene ancora utilizzato per instradare la maggior parte del traffico internet. 

    Internet sostanzialmente è il sinonimo di IPv4, in quanto è il protocollo che gestisce l’internetworking, ovvero la connessione di reti di computer (e smartphone, ecc.) diverse in una rete internet globale. L’IPv4 riesce a svolgere la sua funzione grazie a un sistema di indirizzi logici e all’instradamento.

    Cos’è un indirizzo IPv4?

    Gli indirizzi IP fondamentalmente sono degli indirizzi internet, che contraddistinguono i dispositivi in modo analogo al modo in cui il tuo indirizzo contraddistingue la tua casa per la consegna della posta.

    Gli indirizzi si sono evoluti nel tempo, ma ciò che rimane invariata è la loro composizione costituita da un numero intero di 32 bit espresso in quattro ottetti, si tratta di una spiegazione tecnica complessa.

    Limitiamoci a tenere presente che un indirizzo è composto da numeri e separato in quattro segmenti da dei punti. Ecco come si presentano in pratica:

    172.16.254.1

    195.12.166.212

    92.249.36.4

    Questo sistema offre 4.294.967.296 possibili indirizzi IP.

    Quando i dati vengono impacchettati per essere trasmessi, l’IPv4 richiede che il pacchetto contenga l’indirizzo del dispositivo che si sta cercando di raggiungere. Questa è una parte importante dell’instradamento menzionato in precedenza. 

    Pertanto, quando a un amico invii un 🙂 (perché sei un maniaco a sangue freddo) su Discord, il messaggio non passa semplicemente dal tuo dispositivo al cavo internet e al dispositivo del tuo amico. Al contrario, viene instradato, consegnato come se si passasse una torcia, attraverso vari nodi dell’infrastruttura internet. L’indirizzo IP sull’etichetta assicura che non vada perso attraverso tutti questi passaggi. 

    Cos’è l’IPv6?

    A laptop with an IPv6 IP address on the screen standing next to a cactus.

    L’IPv6 dovrà sostituire l’IPv4, in quanto quest’ultimo sta esaurendo gli indirizzi IP disponibili. Gli indirizzi a 32 bit dell’IPv4 ci forniscono 4.294.967.296 combinazioni possibili: molte, ma non abbastanza, considerando che nel 2023 gli utenti di internet hanno raggiunto i 5,3 miliardi. 

    Sebbene questo non sembrasse un problema quando l’IPv4 è stato adottato per la prima volta, si pensava infatti che fosse un framework di prova, il problema è emerso durante il primo decennio di utilizzo. Per ottimizzare l’utilizzo degli indirizzi sono stati utilizzati diversi metodi intelligenti come il NAT (Network Address Translation), ma nessuno di essi è stato in grado di rimandare il problema a lungo. 

    Nel 1998, i nerd responsabili di internet hanno ultimato il protocollo IPv6, che prevede l’uso di indirizzi a 128 bit. Grazie ad esso avremmo a disposizione 2128, o all’incirca 3,4×1038 indirizzi, il numero sarebbe troppo grande da scrivere per intero. Tuttavia questo (anche se alcuni dei nostri nerd tecnologici non sono d’accordo) potrebbe portare tutti i dispositivi di rete ad avere un proprio indirizzo IP pubblico, invece di affidarsi ai magheggi del NAT. 

    Cos’è un indirizzo IPv6?

    Un indirizzo IPv6 è composto da otto gruppi di numeri esadecimali (da 1 a 10 e da A a F) separati da due punti: 

    2001:0db8:0000:0000:0000:8a2e:0370:7334

    2001:0db8:0001:0000:0000:0ab9:C0A8:0102

    2001:db8:3333:4444:CCCC:DDDD:EEEE:FFFF

    Non c’è alcuna possibilità di memorizzare uno di questi mostri! Per fortuna non ce n’è bisogno: il DNS si occuperà della questione come fa con gli attuali indirizzi IPv4. 

    Ovviamente, il metodo di formazione degli indirizzi non è l’unico miglioramento apportato dall’IPv6, ma è quello più evidente. Ci sono altre cose importanti da considerare, come la dimensione del datagramma (pacchetto di dati).

    Se si immagina internet come una serie di tubi (“Finalmente la rivendicazione” di Ted Stevens), i tubi non hanno tutti lo stesso diametro. A volte il datagramma semplicemente non entra nel tubo. 

    Con l’IPv4, ogni relè determina il diametro del tubo in uscita e frammenta il datagramma in bit adatti. Con l’IPv6, tutto ciò è già pianificato sul tuo dispositivo. E se l’intero percorso fosse una rete moderna di tubi di dimensioni XXL, finiresti per trasmettere un jumbogramma le cui dimensioni possono raggiungere i 4 gigabyte. 

    I nostri esperti di tecnologia sottolineano che, considerando la natura disordinata dell’infrastruttura di internet e soprattutto gli aggiornamenti tecnici come la sostituzione dei router, la funzione di preframmentazione avrà probabilmente dei problemi anche se/quando l’IPv6 verrà adottato in tutto il mondo.

    Le principali differenze tra IPv6 e IPv4

    Ecco un confronto testa a testa tra IPv4 e IPv6: 

    IPv4
    IPv6
    Lunghezza dell’indirizzo
    32 bit
    128 bit
    Formato dell’indirizzo
    195.12.166.212
    2001:0db8:0000:0000:0000:8a2e:0370:7334
    Indirizzi possibili
    4.294.967.296
    3,4×10³⁸
    Frammentazione
    Attraverso il mittente e i router
    Attraverso il mittente

    IPv4 vs. IPv6: qual è il migliore?

    L’IPv6 è più avanzato rispetto all’IPv4, ma può essere considerato il migliore? In linea di massima sì, ma ecco alcuni dettagli:

    Velocità:

    L’IPv6 è più efficiente e pertanto più veloce. Funzionalità come il multicast, che ti permette di trasmettere i dati solo ai destinatari interessati, migliorano l’utilizzo della larghezza di banda, in quanto non invii inutili dati duplicati. 

    Sicurezza:

    L’IPv6 è per sua natura più sicuro grazie alle funzionalità di sicurezza integrate nel sistema. L’IPv4 deve affidarsi alle misure di sicurezza adottate dagli utenti, mentre l’IPv6 è dotato di crittografia e autenticazione degli indirizzi per impostazione predefinita. 

    Gaming:

    Con l’IPv6 non ci sarebbe più il port forwarding, il che renderebbe meno complicato giocare in multiplayer. Il NAT è una delle soluzioni al problema dell’esaurimento degli indirizzi IPv4. Tuttavia, poiché l’IPv6 offre indirizzi praticamente infiniti, non è necessario alcun NAT. Inoltre, avrai sicuramente già presente che “l’uso più efficiente della larghezza di banda comporta un aumento della velocità”. 

    L’IPv4 è più conosciuto dell’IPv6?

    La stragrande maggioranza di internet utilizza ancora l’IPv4 anziché l’IPv6. Perché?

    Perché è già presente e il passaggio all’IPv6 sarebbe complicato e costoso. Se hai mai lavorato un giorno in vita tua, sai che i pezzi grossi che tengono in mano le redini del mercato sono estremamente disinteressati a spendere soldi per migliorare l’infrastruttura IT. Questo è il motivo per cui i sistemi bancari si basano su linguaggi di codifica che non hanno quasi più professionisti. 

    IPv4 e IPv6 ovviamente non sono interoperabili, per cui è necessario ricorrere a vari trucchi per farli funzionare bene. Il passaggio completo dall’una all’altra soluzione può richiedere modifiche all’hardware. Per esempio, il tuo router potrebbe non supportare l’IPv6 e la dirigenza del tuo ISP (Fornitore di servizi IP) potrebbe non volerlo cambiare a spese dell’azienda. 

    In conclusione: L’IPv6 è il futuro 

    L’IPv6 sostituirà l’IPv4 e deve farlo. Non ci sono valide ragioni affinché ciò non accada e abbiamo già analizzato quelle negative. Pertanto, se stai considerando di fare il tuo prossimo acquisto IT a prova di futuro, assicurati che supporti l’IPv6. E intanto che continuiamo a utilizzare l’IPv4, che ne dici di aumentare la tua sicurezza con una VPN?

    Proteggi la tua navigazione IPv4
    Una VPN cripta i tuoi dati rendendoli illeggibili agli hacker
    Surfshark

    FAQ

    Dovrei utilizzare IPv4 o IPv6?

    La risposta al momento dipende dalle tue esigenze e dalle tue capacità tecniche. Alcune app come Surfshark VPN, non supportano ancora l’IPv6. 

    Qual è il migliore: IPv4 o IPv6?

    L’IPv6 è l’opzione migliore dal momento che è stato concepito per sostituire l’IPv4. In ogni caso, l’IPv4 è ancora largamente utilizzato in quanto il passaggio costerebbe tempo e denaro. 

    Qual è il più veloce: IPv4 o IPv6?

    L’IPv6 è il protocollo più veloce ed efficiente. 

    L’IPv6 è più indicato per il gaming?

    In teoria, l’IPv6 è più indicato per il gaming, tuttavia tutto dipende dal fatto se il gioco in questione supporti o meno il protocollo. 

    Dovrei attivare l’IPv6?

    Se hai la possibilità di attivare sia l’IPv4 che l’IPv6, dovresti farlo. L’attivazione di soltanto l’IPv6 potrebbe comportare alcuni problemi di accessibilità, poiché non tutti i servizi lo supportano.